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Francesco alberici

Francesco alberici

Nasce il 6 Dicembre 1988 a Milano. Durante il liceo inizia a studiare teatro su suggerimento di “non si ricorda chi” per sconfiggere un’innata timidezza. Passano molti anni prima che acquisti fiducia nel fatto che “questa cosa del teatro” possa trasformarsi in un lavoro: nel frattempo si laurea in Economia e scienze sociali all’università Bocconi di Milano. In quel periodo inizia a recitare in alcuni spettacoli della compagnia "Quelli di Grock", presso la cui scuola si era diplomato, ma continua a non crederci tanto.

L’illuminazione arriva al primo colloquio di lavoro: di fronte alle parole “sei assunto, cominci settimana prossima”, si inventa una scusa del tutto implausibile e scappa via finalmente certo di cosa vuole fare. Subito dopo quell’episodio – siamo nel 2013 – si mette al lavoro assieme a Claudia Marsicano su Socialmente, che sarà il primo spettacolo dei futuri Frigoproduzioni.

Da lì è tutta in discesa, anche se – per essere precisi –la discesa è una nera, la famigerata Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio, e lui è senza casco, senza racchette, ha appena imparato a fare lo spazzaneve e l’hanno spinto giù.

 

Nel 2014, con Claudia Marsicano e Daniele Turconi fonda Frigoproduzioni, debuttano lo stesso anno con Socialmente, seguito nel 2017 da Tropicana.

 

Nel 2015 lavora come drammaturgo al progetto su Heiner Müller "C’è un diritto dell’uomo alla codardia" di Teatro I e trascorre l’estate al laboratorio estivo di "Santa Cristina", dove studia con diversi attori storici dell’appena scomparso Luca Ronconi.

 

Nel 2016 ci sono due incontri molto importanti.

Il primo con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, con i quali nascerà un’amicizia e una collaborazione che ancora prosegue. Con loro lavora negli spettacoli Il cielo non è un fondale (2016), Scavi (2018), Quasi niente (2018) cimentandosi in vari ruoli – a volte interprete, altre collaboratore alla drammaturgia e alla regia – sino al recente debutto come interprete del monologo Chi ha ucciso mio padre (2020) con la loro regia.

Il secondo con i ragazzi di Combocut, assieme ai quali da vita alla lunga e fortunata web serie Educazione Cinica, vestendo i panni di “quellodieducazionecinica” o anche “matuseiquellodieducazionecinica?”.

 

Oltre al lavoro di regista, drammaturgo e attore, nel 2019 si cimenta, assieme a Silvia Gussoni, nella traduzione di Realismo Globale, raccolta di saggi dell’amato regista teatrale Milo Rau.

 

Nell’arco degli anni ha sempre continuato a studiare teatro, tramite laboratori, e ci tiene a ringraziare un po’ di persone, il cui incontro è stato determinante nel renderlo la persona e l’artista che è oggi: Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Claudio Orlandini, Danio Manfredini, Gaddo Bagnoli, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Paolo Nani, Milena Costanzo, Massimiliano Civica, Rossella Savio.

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Eventualmente in futuro inizierò a esibirmi con un cappello.

Frigoproduzioni

ASSOCIAZIONE TEATRALE                                 

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