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LA coda

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Per ogni progetto che va in porto ce ne sono almeno due che rimangono chiusi in un cassetto. 

Alle volte si tratta di spunti che non vanno da nessuna parte, altre volte ci si lavora un po’ e alla fine il progetto collassa su sé stesso, altre volte ancora tutto rimane sospeso, ogni volta che se ne riparla ci si entusiasma, ma alla fine non si passa mai alla fase operativa, tutto viene rimandato e il progetto rimane nel campo delle “belle speranze”.

Frigoproduzioni ha più progetti nel cassetto di quanti ne ha realizzati: si tratta sia di lavori saltati per aria all’improvviso (vedi La palestra) che di “belle speranze” che forse prima o poi vedranno la luce (vedi A Silvio o Silvio).

Qui però vi parliamo di un progetto al quale non abbiamo mai smesso di pensare e che è nato praticamente assieme al nostro primo spettacolo.

 

Se Fellini non ha fatto Il viaggio di G. Mastorna,

se Kubrick non ha fatto Napoleone,

se Jodorowsky non ha fatto Dune,

Frigoproduzioni non ha fatto Socialmente 2.

 

Sì, avete capito bene: Socialmente 2!

L’idea di un sequel applicata a uno spettacolo teatrale – che tra l’altro, per natura, non faceva presagire alcuna continuità – è nata contestualmente alla lavorazione di Socialmente, che d’ora in poi chiameremo Socialmente 1. Socialmente 1 terminava con la morte dei due protagonisti senza nome: Lui, col cranio fracassato nel frigorifero, ucciso da Lei, che subito dopo si toglie la vita di fronte al televisore. Benchè questo finale non si colga così chiaramente guardando lo spettacolo – non volevamo una trama netta e pienamente leggibile, volevamo che lo spettatore costruisse un proprio percorso in base alle immagini e alle scene proposte – è proprio quello avevamo in mente. Quindi il seguito avrebbe dovuto tener conto della morte dei due.

Socialmente 2 sarebbe iniziato con una scena quasi identica al primo.

Socialmente 1: due figure sedute sul divano, hanno lo sguardo fisso davanti a sé, su un televisore che gli illumina i volti con la sua luce fredda, Lui si alza, va al frigorifero blu che sta alle loro spalle, sul quale si staglia una “F” maiuscola, lo apre e ci infila dentro la testa.

Socialmente 2: le stesse due figure sedute sul divano, gli occhi fissi su quello che apparentemente sembrerebbe un televisore, ma che a uno sguardo più attento si rivela un mini-forno, la cui luce calda illumina i volti dei due, lui si alza per andare verso il frigorifero rosso alle loro spalle, sul quale si staglia una “I” maiuscola, ma nell’alzarsi si rende conto di avere la coda.

 

Questa cosa della coda era il nostro dettaglio preferito. Lui e Lei si sarebbero ritrovati all’inferno, che sarebbe stato identico al loro presente, fatta eccezione per un dettaglio: avrebbero scoperto di avere delle grosse code – non sapevamo ancora se “verdastre da lucertolone” o “rosa come dei ratti giganteschi”.

Trascriviamo qui un appunto ritrovato negli archivi:

 

La coda

Lui alzandosi si accorge di avere una coda (potrebbe essere pelosa da ratto, o lucente e verdastra da lucertola).

Che sensazioni gli dà avere la coda? Se la tocca. Come fa a sedersi? Lei sapeva già da prima che lui ha la coda e glielo aveva nascosto o nemmeno lei lo sapeva?

Di conseguenza dovrà nasconderla, o fare finta di nulla o chiedere aiuto? Che problemi potrebbe creargli la coda con gli altri? Piange? È terrorizzato? È solo curioso e stupefatto? Si lamenta in modo stupido? Probabilmente fa finta di nulla.

 

In Socialmente 2 i nostri protagonisti, dopo essersi resi conto di essere all’inferno, superato il lievissimo shock iniziale, avrebbero continuato a condurre le proprie non-vite come facevano sulla Terra, non rilevano di fatto alcuna sostanziale differenza.

Ecco un altro appunto di questo progetto:

 

Lui si alza, lancia un urlo fortissimo, disperato, convulso; terminato l’urlo si risiede nuovamente in stato catatonico. Lei, che nel frattempo non ha fatto una piega, dopo che lui è di nuovo seduto, si alza, si gira verso di lui e lo schiaffeggia violentemente per un lungo momento, lui prende gli schiaffi e non fa una piega. Poi lei si siede nuovamente e torna alla sua catatonia. Buio.

 

Alla fine non ci siamo mai messi seriamente a lavorarci, ma per un po’ ci siamo chiesti come realizzare le code finte.

 

Un’altra idea buffa relativa a Socialmente era quella di fare un remake dello spettacolo, lasciandolo invariato, ma facendolo interpretare da altri attori.

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